giorgiograppa

Amore e ginnastica (Recensione)

Ieri ho finito di leggere Amore e ginnastica, di De Amicis. Avevo scoperto che l'autore di Cuore aveva scritto altri romanzi a tematica scolaresca e mi sono incuriosito.

Questo è un romanzo breve, una specie di commedia romantica dove, allo stesso tempo che si narrano le sventure amorose del segretario Celzani, si descrive l'atterraggio, su scuole e licei italiani della fine del XIX secolo, di una nuova disciplina: l'educazione fisica. Fu pubblicato nel 1892, quattro anni prima delle prime Olimpiade dell'era moderna, e ciò mi porta a pensare che l'autore puntava su un argomento molto in boga in quei giorni.

De Amicis ci offre una descrizione scarnata di quel che forse era il movimento pedagogico - ginnastico: insegnanti onestamente convinti della bontà dell'educazione fisica per la salute, sia fisica che spirituale, e che facevano del loro meglio per estenderne la pratica, come la maestra Pedani, accanto a sapientoni che cercavano di usare quella disciplina per ottenere fama e, probabilmente, una situazione più agiata tramite una possibile carriera politica, come il maestro Fassi; intorno a questi, una società che gli guardava senza fiduccia (come l'ingegner Ginoni) o con interessi che oggi si poterebbero descrivere come sospettosamente vicini alla pederastia (come il commendatore Celzani, zio del protagonista).

Tutto sommato, un romanzo leggero, anche simpatico, che i docenti sapranno mettere in rapporto con altre mode pedagogiche odierne, con le stesse buone intenzioni, con gli stessi risultati contrastanti e con personaggi, buoni o cattivi che siano, simili a quelli mostrati da De Amicis.